Chi è il social media manager? Come si fa a intraprendere una carriera del genere? Nelle prossime righe risponderemo a queste domande, per fornirvi una panoramica più chiara sull’argomento e per spiegarvi quali competenze e quali abilità servono per lavorare con i social.
Certo è che questa figura, da diversi anni, è diventata fondamentale nel campo del digital marketing. Tantissime persone utilizzano mezzi come Facebook, Instagram, Twitter ecc. per comunicare e scambiarsi contenuti: di conseguenza, tali piattaforme sono indispensabili per i marchi che desiderano rafforzare la propria identità e migliorare il legame con gli utenti.
Il social manager può essere sia interno all’azienda, quindi un dipendente, sia esterno, dunque un libero professionista “assoldato” come freelance. Egli non deve avere soltanto un valido background culturale, ma anche una predisposizione innata alla creatività e un’autentica passione nei confronti dell’innovazione e della tecnologia.
Indice
Le mansioni di un social media manager
È praticamente impossibile riassumere in poche parole i compiti di un profilo di questo tipo. Non si tratta soltanto di scrivere i testi per i social e scegliere le immagini associate, anzi: questa è solo una minima parte di ciò che il social media manager deve fare.
Egli, innanzitutto, svolge un ruolo importante nella pianificazione del calendario editoriale. Quando si pubblicherà un determinato contenuto, e perché? Meglio postare a cadenza settimanale, mensile, oppure ogni due settimane? Queste sono decisioni che, di solito, spettano proprio al social manager, che ovviamente in un contesto aziendale si consulterà con il resto del team.
Gli specialisti delle piattaforme social, inoltre, eseguono approfondite operazioni di analisi dei dati. Studiano l’andamento delle visualizzazioni tramite appositi tool, definiscono strategie, individuano gli elementi meno interessanti per i visitatori e li modificano ad hoc. Esaminano i risultati conseguiti nel corso dei mesi, e intervengono laddove c’è qualcosa che non funziona ai fini della brand awareness.
Non solo: il social manager delinea i Key Performance Indicators, o KPI, ovvero gli indicatori del successo di un’attività (il traffico web, il tasso di abbandono, il numero di nuovi clienti ecc). Non di rado si trova a guidare le altre figure di una società, come il copywriter e il grafico, per pianificare un razionale lavoro di squadra.
Insomma, quello in oggetto è un professionista a tutto tondo che spesso si dedica a varie mansioni contemporaneamente! Il suo impiego ruota intorno ai social network, ma in realtà è ben più complesso di quel che si crede.
Social manager e curriculum
A questo punto, forse, vi starete domandando: ma quali sono le competenze necessarie per affermarsi come social media manager?
Naturalmente, è essenziale avere la piena padronanza dei principali social: quelli che già abbiamo nominato, ovvero Facebook, Instagram e Twitter, nonché YouTube, LinkedIn, Pinterest, Tumblr, Google Plus+ e così via. Di questi bisogna conoscere nei dettagli le funzionalità, gli strumenti, gli orari in cui le piattaforme sono più frequentate, le modalità per dare visibilità a ciascun contenuto.
Sono molto apprezzati, poi, coloro che sanno usare software di photo-editing come Photoshop e Canva, e programmi per modificare e montare i video. I migliori social manager hanno la capacità di analizzare le informazioni relative all’engagement e alle vendite, e di adoperarle come base per costruire una strategia vincente.
In più, è richiesto un certo orientamento alla scrittura creativa e alla stesura di post accattivanti e assolutamente validi. La figura in questione deve sapere come utilizzare le keywords, ed essere “forte” in ambito SEO per garantire sempre e comunque un ottimo posizionamento delle pagine nella SERP.
Infine, se volete intraprendere questa strada vi consigliamo di coltivare abilità come l’attitudine al team-work, soprattutto se mirate all’assunzione in azienda, e al problem solving. Avrete a che fare con moltissime persone, e dovrete essere in grado di rafforzare il rapporto tra un marchio e la sua clientela.
Come si diventa social manager
Ma, quindi, come si avvia questa carriera tanto affascinante e così ricca di sfaccettature?
Come in tutti gli altri rami, che si inseriscano o meno nel digital marketing, è importantissimo fare gavetta. Nei primi tempi non guadagnerete grandi somme di denaro: il vostro scopo iniziale sarà quello di acquistare visibilità, magari portando a termine dei progetti personali e diffondendoli in rete.
Fate tanta pratica, esercitatevi con i software, leggete libri e manuali sull’argomento, mettetevi in comunicazione con i brand con cui desiderate collaborare. Stabilite in anticipo i vostri obiettivi, create un curriculum interessante e un portfolio come biglietto da visita.
Come abbiamo accennato, il social manager può essere un dipendente aziendale oppure un freelance con partita IVA. In linea di massima, quest’ultima opzione è preferibile se si hanno almeno due anni di esperienza alle spalle. I liberi professionisti provvedono da soli alla propria crescita, cercando contatti e trasformandoli in clienti.
Il lavoro di social media manager è pieno di soddisfazioni! Avete mai pensato di seguire una via di questo tipo?