“Mi piace” e ordini reali: come passare dai primi ai secondi

mi piace e ordini

I like sui social, di per sé, non sono strumenti di vendita. Più che altro, indicano l’interesse degli utenti nei confronti di un determinato contenuto: questo può essere un semplice elemento testuale, un’immagine, un video, un evento e così via.

Avere molte reactions non vuol dire necessariamente guadagnare ingenti somme di denaro. Anzi, ci sono diversi e-commerce che hanno pagine social estremamente popolari, ma che faticano a far decollare la propria attività commerciale. Questo perché, in linea di massima, le persone non vanno su Facebook, Instagram ecc. per comprare, bensì per interagire con altri utenti, per guardare le foto e le stories, per svagarsi.

Ma allora questo significa che “mi piace” e ordini reali sono del tutto indipendenti gli uni dagli altri? La risposta a questa domanda è no. C’è un filo sottile che collega i like sulle piattaforme social alla frequenza con cui i clienti fanno shopping, anche se la connessione non è così immediata quanto si crede.

Il dubbio è: come si trasformano i “mi piace” in acquisti concreti? Qual è la strategia da seguire? Vi spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sull’argomento. Ci sono vari step da rispettare, anche perché le reactions – da sole – non generano entrate in banca!

Alcuni concetti sono basilari nel settore del digital marketing, e quello che stiamo per illustrarvi si colloca tra questi. Un negozio online di successo, famoso e remunerativo, non può prescindere da simili stratagemmi.

L’analisi del target

I “mi piace” sono fondamentali perché consentono di individuare e di studiare un preciso target di riferimento.

Con questa espressione stiamo parlando del pubblico: il bacino di utenza a cui si rivolge un brand, al quale si trasmette un messaggio. Per un esame di questo tipo è indispensabile l’analisi dei like, perché essi rispecchiano le preferenze e gli interessi di coloro che navigano in rete.

Come funziona, esattamente? Per cominciare, bisogna vedere chi premia i vostri contenuti con il classico pollice in su, con il cuoricino e con le altre reactions. O, meglio ancora, chi scrive un commento: di solito chi lo fa è davvero attratto da un certo post, dato che ci vuole un secondo per lasciare un like, un po’ di tempo in più per elaborare un commento.

In pratica, i “mi piace” sono strumenti finalizzati alla profilazione della potenziale clientela. Sono essenziali anche per tracciare le buyer personas, dei modelli molto importanti per la creazione delle campagne pubblicitarie e delle vetrine degli shop virtuali.

I like sono il pilastro di un’autentica fotografia: un’istantanea di ciò che è apprezzato dai vostri followers. Un punto di partenza necessario per indirizzare il traffico web e per modificare il catalogo del vostro e-commerce a seconda delle esigenze del target.

Ci sono figure apposite che svolgono tali valutazioni. Purtroppo, questi professionisti non sono sempre tenuti nella giusta considerazione nelle aziende: sia perché sono abbastanza rari, sia perché il team leader a volte è restio a investire il proprio budget in questo campo. Eppure, le migliori web agency sono quelle che non tralasciano una riflessione del genere.

Dai “mi piace” agli ordini

Sicuramente state iniziando a capire il legame che unisce “mi piace” e ordini reali.

Dai like si arriva alle buyer personas; dalle buyer personas si passa a una strategia specifica che possa favorire il business. Il traffico delle vostre pagine social è volto alla ricerca di nuovi clienti, in linea con la vostra vision e con i prodotti che offrite.

Attenzione però, l’interesse immediato non è così scontato, anzi! Come già abbiamo detto, in media gli utenti che visitano i social non desiderano acquistare, ma divertirsi. Vanno quindi “accompagnati” verso lo shopping, con accorgimenti ad hoc che andranno a buon fine se lo studio del target è stato eseguito con efficienza e meticolosità.

Il retargeting

Per incentivare il successo di un e-commerce è molto utile il cosiddetto retargeting, o remarketing. In cosa consiste?

In termini semplici, si tratta di una personalizzazione della campagna pubblicitaria prendendo avvio dagli elementi che hanno destato la curiosità degli utenti. Non solo i like, ma anche per esempio le sezioni del sito, le categorie dello shop ecc. Si preparano dei banner appositi, e degli annunci che “spingono” il pubblico a effettuare un ordine.

Questo è un modo di fare dinamico, che dimostra quanto il mondo del digital marketing sia in una condizione di mutamento costante. Bisogna sempre monitorare le query delle persone e le loro reactions sui social. Ci sono casi in cui è indispensabile cambiare una strategia in corso d’opera, perché ci si rende conto che i gusti del target sono cambiati a loro volta.

“Mi piace” e ordini reali: sotto alcuni aspetti, due facce della stessa medaglia. Seguite i nostri consigli per conferire maggiore visibilità alla vostra attività commerciale, e per stabilire con la clientela una salda relazione!

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