Filtri VDSL: quale scegliere per la fibra ottica

Filtri VDSL

Connettersi ad internet è ormai un’abitudine quotidiana che fa parte integrante di quasi tutte le famiglie italiane. Nonostante ciò si fa ancora molta fatica a capire le differenza tra le varie tipologie di connessione e le continue pubblicità non aiutano di certo ad agevolare questo compito. In particolare, negli ultimi anni, si parla sempre più spesso di connessione attraverso la fibra ottica e quindi il passaggio dall’ADSL alla VDSL. Ma cosa contraddistingue questi due modi di connettersi ad internet e quali filtri bisogna utilizzare per la fibra ottica? Scopriamolo assieme!

Differenza tra ADSL e VDSL

Innanzitutto partiamo con capire qual è la differenza tra ADSL e VDSL. La prima, acronimo di Asymmetric Digital Subscriber Line, si riferisce alla possibilità di trasmettere informazioni digitali ad alta velocità attraverso la trasmissione su doppino telefonico, ovvero nell’ultimo miglio della rete telefonica. Utilizzando la connessione ADSL è possibile sfruttare una connettività simmetrica con velocità di trasferimento dati che può raggiungere al massimo 6 Mbps in downstream e 640 kbps in upstream.

Acronimo di Very-high-bit-rate digital subscriber line, invece la connessione VDSL si basa su una tecnologia di comunicazione Xdsl via cavo grazie alla quale è possibile ottenere performance dal punto di vista della velocità superiori a quelle dell’ADSL, oltre a velocità di banda sia simmetriche che assimetriche. Lanciato dall’ITU-T nel novembre 2001, lo standard VDSL consente di ottenere velocità elevata, a scapito però della distanza in grado di coprire. In particolare se non si superano i 300 metri è possibile avere un collegamento a 26 Mbit/s  simmetrici oppure 52 Mbit/s in download e 12 Mbit/s in upload. Il principale limite per le compagnie telefoniche consiste nella necessità di riposizionare i DSLAM vicini agli utenti e quindi il più delle volte fuori dalle centrali telefoniche, in locali appositi. La soluzione perfetta sarebbe quindi sfruttare questo standard realizzando infrastrutture di rete di accesso in fibra ottica FTTC.

Presa tripolare con fibra

Se volete attivare la fibra e volete continuare a utilizzare i telefoni già collegati alle prese dell’impianto, allora potete optare per l’utilizzo di una presa tripolare. A differenza di quanto si possa pensare, infatti, anche utilizzando la connessione VDSL è possibile utilizzare una presa tripolare. Quando si parla di fibra fino a 200 mega, ad esempio, si tratta in genere di FTTC. In parole povere sfrutta, proprio come l’ADLS, il doppino in rame che termina nella propria abitazione o ufficio con una presa tripolare. Quest’ultima quindi può essere ugualmente utilizzata anche con fibra. Generalmente, però, il tecnico decide di sostituirla con una RJ11. In questo modo si ha la sicurezza di ottenere il massimo delle prestazioni.

Filtro fibra TIM

Installando la fibra TIM, una volta attivata la connessione è possibile rimuovere i vecchi telefoni, che non servono più, e anche i relativi filtri DSL. In caso di dubbi non preoccupatevi, sul sito ufficiale del gestore sono infatti presenti le linee guida per svolgere l’operazione senza rischiare di commettere errori.

Filtro VDSL prezzo

Se avete bisogno di un filtro VDSL vi consigliamo di prestare attenzione alle sue caratteristiche e alla resistenza del materiale utilizzato. Solo in questo modo, infatti, potrete ottenere una connessione di qualità, senza problemi. D’altronde acquistare un filtro VDLS e pressoché alla portata di tutti. Con una spesa di circa  10 euro, infatti, potete avere a disposizione un prodotto di qualità e soprattutto una connessione veloce.

Altri contenuti che potrebbero interessarti