Quando dobbiamo acquistare un dispositivo elettronico, oppure realizzare un pc assemblato, una delle componenti più importanti da valutare è la memoria RAM. La maggior parte delle persone però si limita a considerare la capacità di immagazzinamento, tralasciando spesso altre caratteristiche ben più rilevanti. Per capire come scegliere quella giusta vediamo come funziona la memoria RAM nel dettaglio e quali sono i fattori che ne indicano le prestazioni.
Indice
Cos’è la memoria RAM
Componente fondamentale di qualsiasi dispositivi elettronico, tra cui pc, smartphone e tablet ma non solo, la memoria RAM è un elemento hardware dal quale dipende la capacità dell’apparecchio di eseguire programmi ed effettuare operazioni velocemente. Per capire di cosa si tratti possiamo partire dalla definizione di memoria RAM, una sigla che si riferisce alla dicitura Random Access Memory, ovvero memoria ad accesso casuale.
Per intendere bene questo concetto bisogna pensare alla memoria come a un circuito integrato composto da una serie di celle, dove tramite le combinazioni in codice binario (0 e 1) vengono immagazzinate informazioni sotto forma di bit. Quando abbiamo bisogno di reperire un dato possiamo accedere in qualsiasi cella della memoria RAM, evitando di ripetere tutta la sequenza, processo che porterebbe via molto tempo. È come aprire un libro e trovare subito la pagina desiderata, senza sfogliare ogni volta tutto il volume.
Come funziona la memoria RAM
A differenza della memoria fissa, la RAM viene utilizzata per salvare le informazioni temporaneamente, un procedimento utile quando si adoperano programmi e si effettuano alcune operazioni. Una utile funzione ad esempio, che sfrutta al massimo la RAM per come è stata concepita, è quella di Windows 10, che tramite i pulsanti Win + V permette di incollare direttamente tra gli appunti salvati precedentemente usando la combinazione di tasti classica Ctrl + C. Ciò permette di fare calcoli in maniera rapida, poiché la memoria RAM è più veloce rispetto a quella fissa. Al suo interno sono presenti milioni di transistor e condensatori, i quali attraverso l’accensione e lo spegnimento consentono di archiviare le informazioni in codice binario, il linguaggio impiegato dai processori del pc e degli altri dispositivi mobili elettronici.
Quando si effettua un’operazione il transistor carica e scarica i vari condensatori, leggendo e scrivendo la memoria RAM migliaia di volte al secondo. Ovviamente per velocizzare il processo esistono delle infrastrutture all’interno del sistema, che consentono di eseguire ogni intervento in maniera ottimale, garantendo prestazioni elevate e una certa fluidità nella consultazione e scrittura delle informazioni nella memoria RAM.
Caratteristiche principali tipi di memoria RAM
Queste memorie sono composte da alcuni moduli, ovvero dei circuiti stampati che vengono sistemati insieme, in base alla combinazione desiderata dal costruttore. Solitamente la memoria RAM dei pc fissi si chiama DIMM, mentre quella dei device mobili tra cui il laptop SO-DIMM, con chip di tipo DDR3 o DDR4, attualmente i migliori disponibili in commercio. Le prestazioni dipendono quindi dalla capacità (misurata in GB), dalla velocità (DDR2/3/4) e dalla tipologia della RAM stessa (DIMM, SO-DIMM, ecc…).
La capacità mostra le dimensioni di archiviazione della memoria RAM, indicate in gigabyte. Le tipologie più diffuse sono DIMM per i pc fissi e SO-DIMM per dispositivi mobili, compatibili con i formati ATX e mini-ATX, altrimenti si possono incontrare altri modelli come le SIMM, SIPP e DIP, ma non sono molto comuni. Infine la velocità è legata al DDR (Double Data Rate), un protocollo a doppia frequenza sviluppato a partire dallo standard SDR (Single Data Rate).
In media le memorie RAM DDR semplici presentano un frequenza tra 200 e 400 MHz, con banda da 1,6 fino a 6,4 gbps, mentre quelle di ultima generazione più avanzate, DDR4, sono caratterizzate da una frequenza compresa tra 1600 e 3200 MHz e una banda da 12,8 a 60 gbps. Infine è possibile incontrare sul mercato RAM con vai canali, di solito da due a quattro (dual, triple o quad channel), le quali permettono di alloggiare altri slot per aumentare la banda totale.
Come scegliere la memoria RAM giusta
Per capire quale sia la memoria RAM migliore è necessario considerare alcuni aspetti. Se da un lato il voltaggio è quasi sempre fisso (1,5 V), mentre in base al modulo e al chip integrato possono cambiare la frequenza di memoria, quella del BUS e la velocità di trasmissione dei dati. Naturalmente la capacità è un fattore importante, tuttavia non bisogna guardare soltanto a quanti gigabyte possiede una memoria ad accesso casuale (4/6/8 GB).
Ciò che conta, influenzando maggiormente le prestazioni del device, è la frequenza della memoria RAM, un valore che viene misurato e fornito in MHz. Questo numero si riferisce alla famosa velocità di clock, che indica con che frequenza il circuito è in grado di aggiornarsi. Tuttavia bisogna fare attenzione, poiché ogni CPU è compatibile soltanto con alcune memorie RAM, quindi è necessario controllare sempre le specifiche tecniche delle varie componenti.
Un altro aspetto da valutare è la latenza, il tempo intercorso tra il comando e l’ottenimento del risultato finale, misurato in CL con un numero progressivo (CL12, CL14, CL16), a seconda del ritardo nella risposta. In generale dunque, per un utilizzo normale del device sono sufficienti 4GB di memoria RAM, altrimenti per chi deve usare programmi di editing grafico e video è consigliabile un modello da almeno 8GB, con latenza minore possibile e protocollo DDR3 o 4, con frequenza adeguata alle proprie esigenze.
Memoria RAM e ROM smartphone: differenze con il pc?
Come abbiamo visto il funzionamento delle memoria volatile è il medesimo per qualsiasi device fisso o mobile, tuttavia i pc utilizzano i modelli DIMM mentre gli smartphone quelli SO-DIMM, la cui configurazione e architettura sono leggermente diversi, con formato ATX le prime e mini-ATX le seconde. I telefoni moderni di fascia alta sono dotati di almeno 6GB di RAM, aspetto che consente di eseguire varie applicazioni allo stesso tempo, mantenendo elevate le prestazioni del terminale e la velocità.
Negli smartphone oltre alla RAM c’è anche la ROM, una memoria flash permanente dove vengono salvate le informazioni in maniera definitiva, un componente simile all’hard disk del pc. La maggior parte dei modelli in commercio esce di serie con una RAM da 3 o 4GB, più che sufficiente per un uso normale del cellulare, altrimenti quelli di punta arrivano fino a 6GB. Tuttavia è importante valutare elementi come la CPU e la scheda grafica (GPU), indispensabili per usare applicazioni moderne con tecnologie avanzate.