Microsoft acquisisce Solair: la startup italiana dell’IoT

Microsoft acquisisce Solair

Attraverso una nota, Microsoft, ha fatto sapere di aver acquisito la startup bolognese Solair. Si tratta della prima acquisizione del colosso di Redmond in Italia. Perchè Microsoft acquisisce Solair? L’azienda è stata fondata da Tom Davis, un quarantenne ingegnere inglese, con studi al Politecnico di Torino, che prima di fondare l’azienda in Italia, ha lavorato all’estero, soprattutto ad Hong Kong, Singapore e India.

La startup bolognese, si occupa principalmente di IoT ( Internet of Things) e di cloud computing. Questa realtà italiana, guidata da un gruppo di grande talento, è stata inserita da Gartner nella lista delle prime 16 imprese a livello mondiale che si occupano di Internet of Things. Il portafoglio clienti di Solair, comprende anziende del calibro di Bosch,  AEG e l’azienda giapponese Aiwa, per la quale è stata trovata una soluzione cloud per il monitoraggio delle macchine di produzione.

Microsoft acquisisce Solair per l’Internet of Things

Carlo Purassanta, attuale CEO di Microsoft Italia, ha commentato su Linkedin: “Con Solair abbiamo realizzato tanti progetti e mi piace ricordarne uno: Minerva – azienda di macchinari industriali che trattano processi alimentari. L’azienda oggi gestisce la manutenzione da remoto e l’assistenza di nuova generazione, rendendo la gestione delle attrezzature più efficace ed economica, il tutto tramite tecnologie IoT. Grazie a questa acquisizione, il talento e l’ingegno italiano diventeranno un elemento chiave per migliaia di aziende in tutto il mondo che stanno affrontando la trasformazione digitale”.

Microsoft acquisisce Solair

I Numeri dell’Internet of Things

In Italia il mercato dell’Internet of Things è cresciuto nel 2015 del 30% rispetto all’anno precedente ed è considerato trainante dell’intero settore ICT (Information and Communication Technology). Due miliardi di euro è il suo controvalore e ad oggi si contano già 10 milioni di oggetti connessi. Il mercato IoT nei 16 Paesi dell’Europa occidentale crescerà da 113 miliardi di dollari del 2015 a circa 250 miliardi di dollari nel 2019, una quota pari a circa il 20% del globale.

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