Clubhouse è apparso praticamente dal nulla ed è arrivato in poco tempo a dominare i trends sui social media e a diffondersi in tutto il mondo. Ecco perché “tutti gli altri” stanno carcando di recuperare un ritardo “mostruoso” per conquistare una larga fetta di mercato già occupata da Clubhouse. Tutti, compreso Spotify, che ha lanciato Greenroom, un vero e proprio clone di Clubhouse!
Del resto, il numero di cloni di quest’app che si sono diffusi sul web è davvero impressionante: da Facebook Live Audio Rooms e Twitter Live Spaces a Instagram Audio Rooms e Telegram Voice Chat 2.0, tutti vogliono battere Clubhouse! Ma qual è il reale impatto che avrà Greeroom sul mercato e come funziona la nuova app lanciata da Spotify? Lo scopriamo insieme in questo articolo!
Indice
Che cos’è Spotify Greenroom?
Greenroom è la piattaforma finalizzata al social media firmata Spotify che connette gli utenti a 360°: l’app può essere usata per chattare su argomenti di tuo interesse nelle virtual room. Non solo utenti “comuni” ma anche artisti, musicisti, podcaster possono avvalersi di questa piattaforma per stabilire un rapporto completamente nuovo con i loro fan.
Se hai già usato Clubhouse in passato, ritroverai sicuramente alcuni elementi in comune con la nuova app targata Spotify. Ma, tra le due applicazioni, c’è una differenza fondamentale: per accedere a Greeroom non c’è bisogno dell’invito. In questo modo, Spotify ha cancellato quell’aria di esclusività tipica di Clubhouse!
Spotify Greenroom: come funziona
Utilizzare l’app Greeroom è davvero molto semplice: ti basterà scaricarla e, per accedervi, dovrai inserire il tuo nome utente e password – o collegarti con il tuo account Facebook – proprio come fai già con Spotify. Ovviamente, per poter utilizzare Greenroom devi possedere un account Spotify.
Per iniziare a partecipare alle chat su Greenroom non dovrai far altro che accedere ai molteplici gruppi creati sull’app. Come avrai intuito, quest’applicazione regala ai suoi utenti uno spazio virtuale in cui conversare – rigorosamente dal vivo – con altri utenti con cui si condividono interessi e passioni. Qualsiasi utente ha la possibilità di creare una nuova stanza su Greenroom e poi invitare ad entrare e a partecipare altri utenti attraverso la comoda funzionalità denominata “calendario”. Una volta selezionato l’argomento di tua scelta, la stanza verrà immediatamente creata e potrai cominciare a chattare con gli altri utenti.
Come Spotify, anche Greenroom targhettizza i contenuti per gli utenti e mostra loro consigli personalizzati in base ai loro interessi. Puoi anche essere invitato a partecipare a sessioni audio live: ogni stanza ha un limite massimo di 1.000 utenti, ma Spotify si è recentemente mostrato aperto ad aumentarne portata e capienza. Ottimo il grado di interattività offerto dall’app: quando partecipi ad una sessione audio dal vivo, puoi non solo ascoltare le conversazioni ma anche chiedere di parlare oppure scrivere i tuoi commenti e le tue reazioni.
Molto interessante la funzione “applausi virtuali” tipica di Greenroom nata per garantire una certa attendibilità ai profili dei relatori. Come utente, puoi decidere di mostrare il tuo gradimento per gli autori di un podcast assegnando loro le “gemme” ovvero una sorta di applauso. Sul profilo di ogni relatore sarà possibile visualizzare il numero di applausi virtuali accumulati e quindi la sua autorevolezza.
Per ora, alle gemme non è assegnato alcun valore monetario ma non si esclude che, in un futuro prossimo, gli autori dei programmi audio possano trarre profitto dalla loro attività su Greenroom.
Greenroom vs Clubhouse: le differenze principali
Sono molti gli elementi che differenziano Spotify Greenroom dalle altre app audio live similari. Sicuramente, una delle differenze fondamentali è data dal fatto che Greenroom permette ai suoi utenti di scrivere i propri commenti ed impressioni su una chat che l’host può decidere di attivare o disattivare a proprio piacere. Al termine della sessione, inoltre, gli host possono anche registrare l’audio della sessione e decidere poi di modificarlo per trasformarlo in un podcast.
Ma l’elemento più importante in grado di differenziare Greenroom da Clubhouse (e dalle altre app similari) è costituito dal fatto che le sessioni audio dal vivo ospitate sulla nuova app sono registrate proprio da Spotify. Si tratta di una scelta ben precisa che ha uno scopo molto nobile ovvero la moderazione dei contenuti: una vera e propria sfida per le piattaforme audio dal vivo. “Moderazione” sta a significare che, se un utente segnala un comportamento “sospetto” in una chat audio Greenroom, Spotify può ascoltare l’audio per esaminare approfonditamente la questione e determinare che tipo di azioni intraprendere. Ovviamente, resta da vedere quanto velocemente Spotify sarà in grado di reagire alle segnalazioni degli utenti o quanto rapidamente chiuderà le “stanze” che violano il suo Codice di condotta.
La moderazione dei contenuti, del resto, è un aspetto con cui Clubhouse ha lottato da anni: molti suoi utenti hanno talvolta riscontrato comportamenti aggressivi ed abusi nelle chat nonché razzismo e misoginia. Recentemente, Clubhouse ha pubblicamente dichiarato di aver dovuto chiudere numerose stanze a causa di comportamenti antisemiti e di incitamento all’odio.
Puoi scaricare Spotify Greenroom sia su iOS che su Android: l’app è ora disponibile in 135 mercati in tutto il mondo ed è in lingua inglese. Si prevede che, in un prossimo futuro, verrà tradotta in altre lingue in modo da accontentare gli utenti di tutto il mondo.