Internet of Things: opportunità e applicazione dell’IOT

IOT

Avete mai sentito parlare di Internet of Things, letteralmente “internet delle cose”? Questa è un’espressione sempre più diffusa da qualche anno a questa parte: il mondo digitale, infatti, è ormai inesorabilmente connesso alla nostra vita, all’ambito professionale, all’amministrazione dello spazio domestico.

Innanzitutto vogliamo chiarire cosa si intende quando si nomina l’IoT. In termini semplici, ci riferiamo a un vero e proprio processo che porta gli oggetti quotidiani ad assumere un’identità dal punto di vista virtuale. L’utilizzo della rete comporta una serie di vantaggi per le attività umane, le facilita e le velocizza: tali benefici, dunque, si estendono dalle persone agli strumenti e li rendono più funzionali.

Non si tratta soltanto dei classici dispositivi collegati a internet, come i PC, i tablet, gli smartphone ecc. Pensiamo anche alle automobili, agli elettrodomestici, ai macchinari industriali, ai sistemi di riscaldamento, persino ai lampioni destinati all’illuminazione delle città. Tutti questi elementi acquisiscono una specifica capacità: quella di raccogliere le informazioni tipiche dei computer, di elaborarle, e quindi di migliorare aspetti come il monitoraggio e il confronto dei dati.

In sintesi, questo settore ha moltissime opportunità e numerose applicazioni. Attualmente è fondamentale ai fini dell’innovazione, ed è alla base dell’evoluzione di diversi business.

IoT e smart home

Come già abbiamo accennato, uno dei maggiori campi in cui si sta affermando l’Internet of Things è la gestione della casa.

Il concetto di smart home è importantissimo al giorno d’oggi, perché consente di definire un ambiente confortevole, vivibile, improntato alla sicurezza e al risparmio energetico. Ciò grazie alla possibilità di controllare da lontano e in qualunque momento gli impianti: i condizionatori, le lampadine degli apparecchi per l’illuminazione, gli allarmi antintrusione, le serrature intelligenti e molto altro.

Non solo: usufruire dell’IoT nella propria dimora significa anche accendere e spegnere da remoto elettrodomestici come il frigorifero e la lavatrice, oppure godere della comodità di un assistente vocale. In tal modo riceverete in tempo reale notizie sul traffico, sulle previsioni meteo e così via.

L’impiego dell’Internet of Things nel ramo automobilistico

Oltre alla smart home, esiste anche la smart car!

Le automobili connesse alla rete hanno segnato il raggiungimento di una nuova frontiera. Una soluzione di questo tipo permette di informarsi all’istante su eventuali incidenti lungo la strada, o sulla via migliore per arrivare a una certa destinazione.

I veicoli che si inseriscono in questa categoria rappresentano un notevole supporto alla guida, forniscono assistenza e includono pratici smart speakers. Qualche altro esempio: potrete impostare a voce il GPS, prenotare un tavolo al ristorante o un biglietto aereo senza staccare le mani dal volante, regolare la temperatura dell’abitacolo con un unico comando.

Industria e agricoltura

Uno dei maggiori contesti in cui si sta diffondendo questa tecnologia è quello dell’industria. Si adottano macchinari moderni e avanzati per favorire le operazioni di produzione, nonché come sostegno alla pianificazione e alla logistica.

Numerosi modelli di business non possono più prescindere da questo sistema. L’IoT aiuta tantissimo a ridurre i consumi e a ottimizzare le risorse in maniera razionale. Ciò ha conseguenze positive sugli affari e sul bilancio energetico; lo stesso vale per quegli stabilimenti agricoli che si servono di dispositivi digitali, ad esempio per tenere sotto controllo i parametri del microclima.

Le città che contano sull’IoT

L’Internet delle Cose ha trovato un utilizzo anche in ambito cittadino. La smart city è quella che ricorre agli strumenti collegati alla rete per la gestione dell’illuminazione serale e notturna, dei semafori e dei parcheggi, della raccolta dei rifiuti, dell’irrigazione dei parchi.

L’obiettivo è rendere gli spazi urbani più sostenibili e accoglienti, e migliorarne il comfort e l’efficienza. Ne trae vantaggio anche la natura circostante, che risente molto meno dello smog e dell’inquinamento in virtù di questa opzione.

Caratteristiche degli “oggetti intelligenti”

Se vi state domandando quali siano le peculiarità degli “oggetti intelligenti”, vi offriamo una panoramica più chiara dell’argomento.

Gli smart objects, per cominciare, devono essere progettati per svolgere una serie di funzioni: localizzazione, identificazione, interazione con gli elementi nei dintorni. Alcuni sono pensati per la tracciabilità, altri per misurare temperatura e pressione, altri ancora per il metering (calcolare il consumo di acqua, elettricità, gas ecc).

Gli apparecchi a cui si estende l’Internet of Things elaborano dati, compiono azioni, inviano richieste di manutenzione. Naturalmente, la condizione di base è che siano connessi al web!

Internet of Things: un po’ di storia

Concludiamo il nostro discorso con qualche cenno storico. Come nasce l’Internet delle Cose?

Le prime idee risalgono al 1982, quando presso la Carnegie Mellon University furono applicati dei sensori a un distributore di bevande. Poco dopo il concetto è citato in un articolo di Mark Weiser, The computer of the 21st century.

Per la teoria vera e propria dobbiamo attendere il 1999, anno in cui Kevin Ahston la formulò in merito alla Radio Frequency Identification. Attualmente, comunque, le ricerche e gli studi sono ancora in corso! 

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