OnePlus One: la nostra recensione

OnePlus One

L’azienda cinese OnePlus è ormai famosa in tutto il mondo per i suoi prodotti innovativi e l’ottimo rapporto qualità/prezzo, caratteristiche confermate anche dal top di gamma 2016 OnePlus 3. Oggi però faremo un salto nel passato di circa due anni, quando ancora l’azienda era poco conosciuta e vediamo insieme lo smartphone su cui OnePlus ha fondato il suo enorme successo nel mercato mobile: OnePlus One.

OnePlus One: scheda tecnicha

  • SIM: singola (micro)
  • CPU: Qualcomm Snapdragon 801 – Quad-Core, Krait 400 a 2.5 GHz
  • GPU: Adreno 330 a 580 MHz
  • Display: IPS LCD da 5.5 pollici con risoluzione FHD (1080×1920 pixels) e 400 ppi – Gorilla Glass 3
  • RAM: 3 GB – LPDDR3 (2,8 effettivi)
  • Storage: 16/64 GB – eMMC 5.0 (13/55 effettivi) – non espandibile
  • Fotocamera posteriore: Sony Exmor IMX214 – 13 MP – f/2.0 – flash Dual-LED – Autofocus PDAF
  • Fotocamera anteriore: Sony Exmor IMX214 – 5 MP – f/2.0
  • Batteria: Li-ion – non removibile da 3100 mAh, compatibile con Qualcomm Quick Charge 2.0
  • Sensori: accelerometro, giroscopio, bussola digitale, prossimità, luminosità ambientale
  • Misure: 152.9 x 75.9 x 8.9 mm
  • Peso: 162 grammi
  • Software: Android 6.0.1 Marshmallow – Cyanogen OS 13.1
  • Colorazioni: Sandstone Black, Silk White

Confezione

La confezione di vendita è davvero originale: sottile, quadrata e ben realizzata. Ogni “pezzo” ha la sua precisa disposizione. Il contenuto invece è minimale: smartphone, cavo USB, graffetta per rimuovere il carellino della SIM e manualistica. Manca il caricatore, che ha una sua propria confezione. Non sono presenti invece le cuffie, acquistabili separatamente dal sito ufficiale.

Design e Materiali

Per quanto riguarda materiali costruttivi e design OnePlus One si distingue senza ombra di dubbio dalla maggior parte dei dispositivi grazie sopratutto alla backcover con effetto “sandstone” tipica della colorazione black che dona al dispositivo un grip eccellente nonostante le sue dimensioni generose. Peccato che la versione white non abbia una backcover altrettanto particolare. Merita una menzione a parte il frame in magnesio che circonda il dispositivo, che seppur risulti elegante è davvero facile da danneggiare.

Nella parte alta del dispositivo troviamo solo il jack da 3,5 mm per le cuffie e il microfono per la riduzione dei rumori, spostandoci sul lato destro troviamo il tasto accensione mentre sul lato sinistro sono presenti il carellino per la sim e il bilanciere del volume. Nella parte bassa abbiamo ben due altoparlanti posizionati ai lati dell’entrata micro-USB e ovviamente il microfono principale. Il retro del dispositivo, nella parte alta, ospita la camera principale e il relativo flash con a fianco un terzo microfono, anche quest’ultimo svolge la funzione di riduzione dei fruscii. La parte frontale del dispositivo ospita in alto la fotocamera anteriore, i vari sensori (luminosità e prossimità), l’altoparlante in chiamata e il led di notifica RGB. Nella parte bassa troviamo invece i tasti soft touch il cui utilizzo, come vedremo più avanti, è opzionale.

Hardware e Prestazioni

OnePlus One è animato dal sempre valido Snapdragon 801, che grazie ai 3 GB di RAM integrati riesce a gestire egregiamente il multitasking pur soffrendo di surriscaldamenti durante l’uso intensivo e/o prolungato. Il dispositivo presenta due varianti, la prima meno costosa ha in dotazione 16 GB di storage non espandibile ed è disponibile esclusivamente in colorazione bianca (ovviamente sarà possibile sostituire in seguito e piuttosto facilmente la backcover), la seconda versione ha in dotazione ben 64 GB di storage ed è disponibile esclusivamente in versione “sandstone”.

OnePlus One è ormai un veterano e lo Snapdragon 801 può essere considerato un medio gamma nel 2016, tuttavia il device si difende ancora bene per l’assenza di lag notevoli o impuntamenti sia nell’utilizzo quotidiano che in presenza di app “pesanti” da gestire. Buono, ma non ottimo, il gaming così come la reattività del display. Ho apprezzato il feedback della vibrazione che seppur non è tarabile risulta di una intensità leggera e piacevole.

Audio e Ricezione

L’audio è sicuramente una delle qualità di questo dispositivo, grazie ovviamente, al doppio altoparlante realizzato in collaborazione con JBL. Il volume risulta abbastanza alto in ogni occasione e per regolarne gli effetti ci viene incontro la app “Audio FX” integrata e con vari effetti precaricati. L’audio in cuffia è piacevole e non è da meno l’audio in chiamata anche grazie al doppio microfono per la riduzione dei rumori. Non è presente il supporto alla tecnologia VoLTE e manca anche la banda 20, piccolo svantaggio per gli utenti Wind. Nel complesso la ricezione è molto buona.

Comparto fotografico

Il comparto fotografico purtroppo non è particolarmente ben ottimizzato e le foto risultano di buona qualità solo in condizioni ottimali mentre in altri casi sono appena sufficienti, discorso analogo per i video. Abbiamo la possibilità di filmare in 4K, slow motion (FHD a 60 fps e HD a 120 fps) e time lapse grazie alla mod “Microsoft Hyperlapse” implementata nella camera di sistema che permette una velocità minima di 2x e una massima di 32x. Abbastanza buona la velocità di messa a fuoco così come quella di scatto. OnePlus One non è mai stato un telefono per gli appassionati di fotografia e il tempo non ha cambiato le cose, soddisferà invece gli utenti meno esigenti in questo campo.

Software

Sul software di OnePlus One, tutto sommato, non c’è molto da dire. E’ praticamente identico a quello presente nei device della gamma Nexus di casa Google, con qualche utilissima aggiunta in stile CyanogenMod, tra cui la possibilità di personalizzare gli elementi della status bar, cambiare completamente aspetto dell’interfaccia grazie al gestore temi integrato e molto altro come le C-Apps e l’implementazione di Cortana (seppur in sola lingua inglese).

Il dispositivo è stato rilasciato nel 2014 con Android KitKat e di recente è stato aggiornato all’ultima release disponibile di Android Marshmallow. Pur avendo ben due anni alle spalle il dispositivo sembra non accusarli affatto, anzi OnePlus stessa ha annunciato che se lo Snapdragon 801 supporterà Android 7 Nougat, anche il OnePlus One lo riceverà.

Ovviamente se si parla di OnePlus One non si può tralasciare la sezione “modding”, dato che per i possessori di questo device è quasi una tappa obbligatoria in quanto è uno dei dispositivi più apprezzati dagli sviluppatori e vanta una lunga serie di ROM custom, che forniscono tutta una serie di funzioni e ottimizzazioni non presenti nella versione stock del sistema operativo: Cyanogen OS, attualmente in versione 3.1 su cui si basa la nostra recensione.

Noi di MasterGeek abbiamo provato una gran quantità ROM custom per questo dispositivo. In alcuni casi viene migliorata la durata della batteria, in altri la fotocamera e in altri ancora le prestazioni generali del sistema. Abbiamo però preferito basare la nostra recensione su Cyanogen OS, non solo per mostrarvi che il supporto dell’azienda per questo terminale è ottimo e che dunque avere l’ultima versione del sistema operativo non sarà una scusa plausibile per cambiare ROM, ma anche per mostrarvi come è migliorato il dispositivo nel corso del tempo: i bug che hanno afflitto questo device infatti, sono completamente risolti e la stessa ROM ufficiale, in passato criticata, è ormai una delle più stabili ed equilibrate in circolazione.

Autonomia

L’autonomia purtroppo non è il punto forte di questo OnePlus One, che pur avendo in dotazione un modulo da ben 3100 mAh, non riesce a coprire completamente una giornata con utilizzo intensivo arenandosi alle 4 ore (circa) di schermo in 12 ore totali (a seconda del tipo di utilizzo), la colpa di ciò è in buona parte dei surriscaldamenti del processore. Tuttavia si riesce a raggiungere risultati accettabili con un utilizzo moderato e se ciò non fosse sufficiente ci viene in aiuto la tecnologia di ricarica rapida Qualcomm Quick Charge 2.0 in grado di dimezzare i tempi di ricarica.

Cosa ne pensa MasterGeek

Forse vi starete chiedendo se OnePlus One sia ancora un valido terminale, beh la risposta è sì. Perciò se ne possedete uno e volete venderlo pensateci ancora un po’ su. Giustamente non me la sento, nel 2016, di consigliare l’acquisto di un OnePlus One a prezzo pieno sopratutto perchè non è più disponibile sul sito ufficiale e la maggior parte degli store on-line lo vendono a prezzi esorbitanti, ma se avete la possibilità di prenderne uno usato e in buone condizioni non pensateci troppo.

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OnePlus One è un ottimo dispositivo, ha tutta una serie di accessori dedicati, pensiamo ad esempio alla backcover in bamboo, che gli danno davvero un tocco di stile in più. Senza ombra di dubbio la cosa che mi è piaciuta di meno sono i tasti soft touch dotati di una retroilluminazione così flebile che anche al buio è difficile distinguerli, ma la soluzione ci viene data dal software stesso: usare i tasti a schermo che risultano comodi ma, inevitabilmente, diminuiscono la porzione di schermo utilizzabile dalle altre applicazioni. Non dimentichiamo che il dispositivo ha in dotazione l’NFC, una piccolezza che oggi potrebbe far comodo rispetto a un paio di anni fa. Peccato invece per la mancanza della banda 20, anche se in realtà la sua utilità è davvero sopravvalutata.

Prezzo

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OnePlus One
  • 7/10
    Confezione - 7/10
  • 8/10
    Design e Materiali - 8/10
  • 8/10
    Hardware e Prestazioni - 8/10
  • 8/10
    Audio e Ricezione - 8/10
  • 7/10
    Comparto fotografico - 7/10
  • 9/10
    Software - 9/10
  • 7/10
    Autonomia - 7/10
7.7/10

Riassunto

OnePlus One è il dispositivo da cui ha origine tutto il successo dell’azienda cinese. Ancora oggi si presenta come un valido prodotto anche se ormai è fuori produzione. Consigliato, sì, ma non a prezzo pieno.

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