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E’ impossibile non apprezzare Alcatel Idol 4s al primo sguardo: bello, leggero e ben costruito. Ma nessun dispositivo è perfetto, perciò vediamo insieme i pregi e i difetti di questo phablet che seppur appartenga alla fascia media del mercato non ha nulla (o quasi) da invidiare alla maggior parte dei top di gamma.
La confezione di vendita di Alcatel Idol 4s è in tutta sincerità una tra le più complete di sempre, un bello schiaffo morale ai produttori più blasonati che forniscono in dotazione solo l’essenziale. All’interno della confezione, che si trasforma in un vero e proprio visore VR, troviamo il telefono (ovviamente), cavo e caricatore da parete, manualistica e graffetta per rimuovere il carrellino delle SIM e ancora: una cover in plastica, una pellicola (in plastica) da applicare e un paio di cuffie JBL di ottima fattura.
Alcatel Idol 4s ha dalla sua un’ottima qualità costruttiva e un design davvero innovativo. Due superfici in vetro levigato racchiudono un frame in alluminio dove sono posti gli speaker (tra l’altro davvero potenti!), un vero spettacolo per gli occhi! A qualcuno non andrà giù la fotocamera sporgente e altri storceranno il naso vedendo il pulsante di accensione sul lato sinistro del dispositivo, come darvi torto!
Una piccola critica che mi permetto di fare è relativa alla disposizione dei tasti poco intuitiva rispetto agli standard. Mi spiego meglio: a meno che non siate mancini è piuttosto difficile abituarsi al tasto accensione posto sul lato “sbagliato” e così in alto, mi è capitato più volte infatti di premere il tasto Boom per accendere lo schermo o spegnerlo. Nel primo caso nessun problema (è una delle tante funzioni supportate) ma nel secondo caso attivavo per sbaglio quelle che sono le funzioni progettate proprio per il tasto Boom (che tra l’altro durante l’utilizzo quotidiano non se ne sentirebbe la mancanza), ad ogni modo poco male, c’è anche il doppio tap per accendere/spegnere lo schermo che consiglio di utilizzare per praticità.
A discapito di quanto penseranno molto di voi, devo dire che la fotocamera sporgente non è un problema, semplicemente per il fatto che Alcatel ha lasciato circa due millimetri di spessore oltre le lenti, per fare in modo che il dispositivo possa essere appoggiato sulle superfici senza problemi.
Questo gioiellino è animato da uno Snapdragon 652 e Adreno 510, non di certo gli ultimi componenti lanciati sul mercato ma sufficienti a fornire delle buone prestazioni sotto stress e ottime durante l’utilizzo quotidiano. A completare il set troviamo 3 GB di RAM e 32 GB di storage (espandibili al costo di uno dei due slot SIM). Il telefono risulta fluido e reattivo per un buon 80% del tempo, tuttavia non appena viene messo sotto stress inizia a scaldare considerevolmente e i lag non tardano a farsi notare, c’è di buono che se anche si scalda facilmente si raffredda altrettanto facilmente se lo si lascia riposare per 30 secondi.
In questo, Alcatel Idol 4s, non si batte. Il suono è davvero potente e ben definito in ogni occasione malgrado le abbia provate tutte per trovare un difetto. Ottimo anche l’audio in cuffia. La ricezione è davvero buona e sarebbe stato perfetto avere anche il supporto alla connettività VoLTE, ma è pur sempre un medio-gamma! Ho apprezzato particolarmente la app musica preinstallata che permette di improvvisare un mix delle proprie tracce audio.
Niente da dire se non che Alcatel ha fatto un buon lavoro. La fotocamera principale da 16 MP restituisce buoni scatti, anche se spesso zoomando notiamo una quantità di rumore eccessiva, ma per un fotografo amatoriale è più che sufficiente. Molto buona anche la fotocamera anteriore da 8 MP, dotata di flash LED per gli scatti in notturna o in condizioni di luminosità critica. La qualità dei video è analoga a quella delle foto quindi abbastanza buona, ma soffre in condizioni di luminosità avversa. Da apprezzare tutta la serie di modalità di scatto disponibili, prima tra tutte Fyuse che ci mette in condizioni di creare una foto a 360 gradi.
Alcatel Idol 4s non si distingue per il software, anzi forse è uno dei punti deboli di questo dispositivo in quanto qualche ottimizzazione in più avrebbe fatto davvero comodo. L’interfaccia è la classica di Android che possiamo trovare sui dispositivi Nexus, tuttavia qualche piccola (e gradita) personalizzazione di Alcatel si trova, cito per esempio la status bar con i toggles disposti in 3 colonne, dato che durante l’utilizzo giornaliero è davvero molto comodo. Per tutto il resto non si discosta molto da Alcatel Pop 4s che abbiamo visto tempo fa.
In fatto di autonomia Alcatel Idol 4s mi ha un po’ deluso. Il modulo da 3000 mAh fa il suo sporco lavoro intendiamoci, ma tra schermo QHD e surriscaldamenti vari il telefono non regge una giornata tipica come la mia o quella di un qualsiasi utente medio, in verità. Poco gaming, un po’ di musica, qualche raro video su youtube, una decina di chiamate (esagerando) e social vari con annesse app di messaggistica: se questo è anche il vostro utilizzo ahime (e ahivoi) sarà necessario ricaricare lo smartphone nel primo pomeriggio o portarsi dietro un powerbank per star tranquilli.
A proposito di ricarica, lo Snapdragon 652 dovrebbe supportare la Qualcomm Quick Charge 3.0, ma a quanto pare Alcatel Idol 4s non ci si trova particolarmente bene. Durante la ricarica infatti il telefono scalda talmente tanto da costringere il caricatore a diminuire la velocità di ricarica per pochi minuti in favore di una leggera diminuzione della temperatura interna e il problema è proprio questo: non si ha una velocità di carica costante quindi il dispositivo impiegherà decisamente più tempo a ricaricarsi: 2 ore nette dal 20% al 100%, cosa che ho trovato decisamente frustrante perchè si ha la sensazione di poter rimanere a secco facilmente e non avere il tempo di far rifornimento, sopratutto se dobbiamo usarlo per lavoro e non abbiamo la possibilità di ricaricare più volte durante la giornata.
Alcatel Idol 4s è un valido prodotto che eccelle particolarmente nel comparto audio, ma è carente per quanto riguarda l’autonomia. Non è quindi adatto a tutti, ma solo a chi ha particolari esigenze ed è disposto a scendere a compressi con un’ottimizzazione del software che al momento non vale i quasi 400 euro del dispositivo. Ciò che lo rende unico è il tasto “Boom”, un’idea davvero smart a mio parere, anche se (finchè non ci si abitua) viene meno la praticità e l’intuitività della disposizione “standard” dei tasti. Alcatel, a nostro parere, è sulla strada giusta per sfornare un ottimo top di gamma.
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