Recentemente ho stabilito un ottimo rapporto di stima con un artista, pittore e fotografo Olandese, la quale famiglia ha posseduto per decenni una grossa rivendita di auto usate. Il mio amico, Bob, vive in una piccola cittadina sotto Amsterdam e si distingue per essere nelle idee e nelle fattezze un vintagista convinto, al di là della moda.
Nella fattispecie, quando blateriamo di tecnologia, il suo cuore si divide tra digitale e analogico, sia che si parli di fotocamere o automobili. Ogni volta che ci sentiamo mi ripete convinto che “le cose migliori sono già state inventate“. Non sono del tutto d’accordo, ma amo ascoltare ed apprendere da ogni affermazione, se proveniente da una fonte per me autorevole. Ad esempio, andiamo in ambito automobilistico: lui guida una splendida Mazda berlina dei primi anni ’80 a trazione posteriore, ed è assolutamente convinto che i cambiamenti dell’industria motoristica avvenuti negli ultimi due decenni abbiano solo peggiorato il “gusto e la qualità della guida su strada”, abbiano reso le automobili “farcite di elettronica e vulnerabili ai guasti” e che servosterzo, ABS e vari accessori siano congegni “trascurabili” e proposti ai consumatori solo in ottica “di giustificare nuovi acquisti”.
Indice
Sony A6000: caratteristiche fotocamera
- Sensore: APS-C
- Risoluzione: 24.3 Mpx
- Sensibilità: 100 – 25600
- Tempo di scatto: 30″ – 1/4000
- Autofocus (punti): 179
- Raffica: 11 FPS
Miglior fotocamera qualità/prezzo
A riprova che “il vecchio non è tutto da buttare, anzi”, e una fotocamera di 2 anni ormai per molti è già “datata”, mi basta maneggiare la mia Sony a6000, nata nel febbraio 2014. Voglio dedicarle un bell’articolo oggi, nel maggio 2016, nonostante la casa madre giapponese ha già partorito la sorellina a6300 a gli occhi sono (giustamente) tutti puntati sulla nuova piccoletta che permette riprese in 4k. Ma ci sono almeno 10 buoni motivi per parlare ancora (e parlar bene) della ILCE6000 (nome tecnico Sony) e consigliarne l’acquisto ancora oggi. Non dimentichiamo che la a6000 potrebbe essere (uso il condizionale perché mi baso sui i dati vendite Amazon, non esistono dati ufficiali in senso assoluto) tra le migliori fotocamere mirrorless di tutti i tempi.

Chi scrive questo post ha scattato oltre 100.000 foto con la Sony a6000, possedendone due corpi (dello stesso modello) e testandola in ogni tipo di situazione, professionale e non, con una varietà di obiettivi nativi Sony e-mount e terze parti. Dieci motivi per la quale la ricomprerei oggi, se si rompesse o fosse perduta.
Leggerezza e compattezza
Quando un fotografo sceglie di abbandonare un sistema reflex per uno mirrorless, lo fa principalmente per problemi di peso ed ingombro. Questo era il mio caso. Con 12 x 6,5 x 4,5cm di “stazza” per 285g di peso la Sony a6000 rappresenta una scelta “tascabile”. Non è una compatta ma poco ci manca. Il mio elogio è dunque una critica che va ad altre fotocamere mirrorless: possiedo anche la Sony A7II, che è praticamente il doppio della taglia della a6000, e quando viaggio con la piccola sony è davvero tutto un altro feeling: ha il peso di due cellulari e si infila ovunque – spesso la tengo nel bracciolo della mia auto, per capirci, e d’inverno si infila nella tasca del giubbotto.

Sistema Autofocus e reattività
Quando uscì la a6000 fu una rivoluzione nel mondo della fotografia. Fui catturato anch’io. Infatti, molti dei detrattori del sistema “senza specchio” -di cui facevo parte- dichiaravano “pressochè inutilizzabile” il sistema autofocus montato sulle moderne fotocamere di tutti i vari modelli, in quanto dotate di AF troppo carente rispetto alle prestazioni offerte dalle reflex. Ebbene, la ILCE 6000 sembrò – sembra- un missile nucleare in tal senso: offre un sistema AF ibrido avanzato (179 punti AF a rilevamento di fase/25 punti AF a rilevamento di contrasto) che fa ancora impallidire tre quarti delle concorrenti del mercato (e tutte costano di più). L’autofocus continuo/tracking della piccola bestia è così efficiente che consente di inseguire e bloccare bene movimenti anche di tipo sportivo (outdoor), muro che invece molte fotocamere mirrorless devono ancora abbattere. Penso alla mia Sony a7II che costa 3 volte la a6000 ed in confronto è meno reattiva.
Raffica micidiale
Il suono degli 11 frame per secondi forniti dalla a6000 è qualcosa che difficilmente si può dimenticare, una volta ascoltato. Lo era nel 2014 e lo rimane oggi. Ed è il perfetto “compagno di giochi” dell’autofocus ibrido da 179+25 punti di cui parlavamo sopra. Personalmente, quando utilizzo la raffica di scatti, setto la velocità su “medio”, perchè gli 11fps sono addirittura troppi e già coi 7/8 si arriva a catturare ogni istante dell’azione che si desidera. Ed il buffer respira di più. Giusto a ribadire che questa macchina, quando uscì, ebbe davvero delle sfumature “futuristiche” che oggi non invecchiano affatto.
Connettività completa
La mia Nikon d750, DSLR professionale pagata 1999 euro e nata 10 mesi dopo la a6000 (annunciata settembre 2014) fu una delle prime reflex dotate di WI-Fi; tuttavia non ha la connettività NFC. Funzioni invece che la mia Sony a6000 vanta entrambe, e che utilizzo quotidianamente per lavoro, inviando dozzine di file alle agenzie (tramite smartphone) pochi secondi dopo aver scattato la fotografia, dal posto dell’evento. Ho anche caricato un piccolo filmato a riguardo, dove connetto la macchina via Wi-Fi acquisendo le immagini tramite l’app Sony scaricabile dal Google Play.
Caratteristiche video molto buone
Si difende bene. Il Full HD 1920×1080 che esce dalla a6000 è di ottima qualità (AVCHD 2.0 / MP4). In aggiunta, con l’aggiornamento firmware 2.0 e successivi (che raccomandiamo di fare subito in quanto si accorciano anche i tempi di accensione della macchina) è disponibile la registrazione video nel formato XAVC S – attenzione che servono schede SD performanti). Buon autofocus continuo durante le riprese, ha come pecca la mancanza di un jack per microfono esterno, ma Sony ha a disposizione un paio di microfoni a contatto caldo (ecco l’utilità della Multi-interface-shoe Sony) del quale abbiamo anche un piccolo test video.
Qualità d’immagine
DXOMark le da un 82 come indice generale di qualità del sensore. E’ abbastanza in alto, per avere due anni di vita, ma soprattutto è circondata da macchine che costano 3, 5, 10 volte di più. Certo, i RAW a 12 bit sono una piccola pecca per la quale in alcuni lavori le preferisco altre macchine (ad esempio in foto paesaggistiche con un range dinamico molto esteso), ma ad esempio il recupero ombre e luci è molto buono ed è già avanti rispetto a quello che offre Canon oggi, anche per i propri modelli di punta. Riguardo agli alti ISO, fidatevi fino a 3200 regge che è una bellezza, e per un’APS-C è un risultato in linea con le aspettative odierne.
Megapixel in abbondanza
APS-C dotata di Sensore CMOS Exmor e processore d’immagine BIONZ x, la a6000 vanta i “canonici” 24 Megapixel Sony che rappresentano ancora oggi nel 2016 lo standard avanzato che soddisfa ogni tipo di fotografo, dall’amatore al professionista. Nonostante sia fotografo di professione, non trovo alcun motivo di upgrade a sensori da 36 o 42 megapixel (disponibili ad oggi su Nikon, Sony, Pentax e Canon) a non ve li consiglio a meno che non abbiate bisogno di stampare una fotografia grande una parete, o lavoriate solo di still life.
Obiettivi Sony A6000
La carta vincente della serie Sony Alpha è stata sicuramente l’alta compatibilità delle fotocamere mirrorless con obiettivi ed accessori di altre marche. Per me, che venivo da oltre 10 anni di Nikon, è stato facile acquistare una macchina così economica ed attaccarci, tramite un adattatore da poche decine di euro, gli obiettivi che già possedevo, ed addirittura il mio flash attacco Nikon. Potete dunque mantenere le vostre lenti Canon, Nikon, Pentax eccetera o addirittura le vintage del vostro zio trovate in soffitta: la a6000 permette di salvare tutto ciò che già avete e lo fa offrendovi un comodissimo sistema di aiuto della messa a fuoco manuale chiamato Focus Peaking, che nelle mie passeggiate fotografiche trovo irrinunciabile. Si, per scatti statici questa macchina mi ha addirittura permesso di cestinare la messa a fuoco automatica, aumentando pure la precisione del fuoco quando la profondità di campo è ristretta.
Usabilità
Come decimo motivo ne metto uno che può sembrare scontato, ma non lo è. La a6000 è la fotocamera che mi porterei in ogni situazione e non mi pesa farlo: in viaggio, al lavoro, in passeggiata, al compleanno, al matrimonio, di backup. Ne ho prese due per averne sempre una a disposizione con la lente che uso di più, già pronta, e l’altra con una lente complementare. Il mio zainetto gode di gioia ospitando due a6000, tre obiettivi ed un flash, e pesa poco più di 1,5kg. La piccola Sony è fatta per essere portata in giro e maltrattata, è fatta per la street photography estrema in quartieri pericolosi dove “non ci andresti” con la reflex da 2000 euro: primo perchè devi essere il meno visibile possibile; secondo, perchè se devo proprio farmi rapinare, sarebbero “pochi” euro che se ne vanno. Perchè a fronte di un oggetto che costa poco la qualità delle foto resta alta, altissima, e si ha in mano una fotocamera completa sotto i profili fotografico e video e che se si dovesse perdere o rompere… Sarei ancora lì, oggi, nel 2016, a riacquistarla e sceglierla nel confronto con i modelli concorrenti.
Sony A6000 prezzo
Amazon.it (ma sappiamo che in rete non offre il prezzo più vantaggioso, io lo prendo di riferimento come “media corretta” del prezzo di mercato del nuovo) propone la Sony Alpha 6000 a 499 euro. Non ci sono sul mercato altri strumenti di lavoro (e divertimento) disponibili ad un prezzo così accessibile. E’ la macchina che consiglio ad ogni singola persona che vuole avvicinarsi al mondo della fotografia ad un prezzo contenuto, senza compromessi con la qualità, senza rimpianti a breve, medio e lungo termine. Adoro la a6000 perché da qualsiasi lato la si voglia guardare non teme paragoni nel confronto qualità/prezzo. Una mosca bianca. Costasse 750/850 euro nessuno reclamerebbe nulla, al netto delle specifiche e dalle foto che il sensore esprime. La reginetta APS-C di Sony (la a6300) è al momento quotata sopra 1150 euro. Siamo sicuri che valga due volte e oltre la a6000?
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Sony a6000
- 10/10
- 8/10
- 8/10
- 10/10
- 9/10
- 10/10
- 9/10
Riassunto
Lanciata nel 2014, vanta un sensore APS-C da 24megapixel, 11 scatti al secondo, mirinoEVF, schermo tiltabile, la Sony a6000 è la mirrorless che ha rivoluzionato il mercato delle fotocamere semiprofessionali. Leggera e compatta è ancora un modello molto venduto.