Come e quando adeguarsi al nuovo digitale terrestre?

La nuova codifica per il digitale terrestre non inizierà il prossimo 1° settembre ma slitterà a metà ottobre e sarà possibile attuarla fino all’inizio del prossimo anno. La decisione è arrivata durante una riunione che si è tenuta presso il MISE nella quale si sono confrontati il Governo e le varie emittenti. Una transizione dunque con un periodo più lungo, anche per andare incontro alle esigenze degli utenti e delle emittenti, con la preoccupazione però di poter creare del caos.

Il nuovo calendario della transizione

Il vecchio calendario, che prevedeva due fasi, con la prima che interessava regioni importanti del nostro Paese come il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia Romagna ed il Veneto, slitta dunque al 15 ottobre e saranno le emittenti a decidere la data effettiva per l’entra in funzione del nuovo digitale terrestre con trasmissioni in Mpeg4.

Con lo slittamento della prima fase si sposta anche la seconda, che interessa il resto dell’Italia e che si avrà tra il mese di giugno del prossimo anno ed il 1° gennaio 2023. Una delle novità che sono state inserite nel documento stilato nella riunione riguarda la non obbligatorietà per le varie emittenti, di migrare dal vecchio al nuovo segnale.

Questo lascia aperto anche un passaggio anticipato al nuovo sistema con il rischio che siano contemporaneamente in onda programmi ricevibili solo dai televisori di nuova generazione e altri con la codifica attuale che sono visibili da tutti. Tra le ipotesi che sono state avanzate quella che probabilmente sarà attuata dalle emittenti che possiedono anche dei canali tematici come la Rai che potrebbero anticipare proprio questi, lasciando invece i canali cosiddetti “generalisti” nel formato attuale.

L’obbligo per le varie emittenti del passaggio al nuovo MPEG-4 arriverà con un provvedimento “ad hoc” che dovrebbe essere emesso dal Governo entro fine dicembre 2021.

I cambiamenti per i consumatori

Sostanzialmente i consumatori che possiedono televisori di vecchia generazione, indicativamente anteriori al 2010, hanno ora più tempo a disposizione per adeguarsi al cambiamento del sistema, sia con l’acquisto di un decoder che di una nuova televisione. Per scoprire se la televisione è in grado di ricevere le trasmissioni con la nuova codifica è necessario effettuare un test sintonizzandosi sul canale 100 ( Rai ) o 200 (Mediaset), e verificare se appare staticamente una scritta “Test HEVC Main10”.

In caso positivo il televisore è pronto per ricevere i programmi con la nuova codifica, mentre in caso contrario si deve provvedere a inserire un apposito decoder oppure ad acquistare un nuovo televisore. Se non riuscite a fare questa operazione da soli potete trovare un antennista in zona a questo link.

Per i consumatori è prevista l’erogazione del cosiddetto “Bonus TV“, stabilito mediante un apposito decreto legge dal Governo, di importo massimo di 50 euro per l’acquisto di un decoder, e ricevibile dal negoziante tramite una autocertificazione che indichi un ISEE del nucleo familiare fino a 20mila Euro. Un altro bonus è in arrivo e riguarda la possibilità per tutti i consumatori, senza alcun limite di reddito, di acquistare un televisore compatibile con il nuovo sistema del digitale terrestre. Il bonus è uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto, con un limite massimo di 100 Euro e si applica procedendo alla rottamazione di un apparecchio televisivo il cui acquisto è antecedente al 2018.

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