Qualche schiarita all’orizzonte per Samsung e il suo Galaxy Note 7: a quanto pare negli USA, dove sono stati venduti circa un milione di dispositivi, la campagna di richiamo sta portando nelle mani degli utenti i primi smartphone privi dell’ormai famigerato problema della batteria esplosiva.
I nuovi Galaxy Note 7 saranno riconoscibili dall’icona della batteria di colore verde
Alcune piccole differenze nel software aiuteranno i consumatori a capire se il loro Note 7 abbia la batteria sicura oppure no. Innanzitutto l’indicatore di carica, l’icona col simbolo della batteria in alto a destra accanto all’orologio: sulle unità sicure sarà di colore verde anziché bianco. Il bianco venne imposto da Google a partire da Android KitKat, ma a quanto pare, viste le eccezionali circostanze, Samsung è stata dispensata da questo obbligo.
Altra differenza nel menu di spegnimento del dispositivo: tenendo premuto il tasto di standby, vedremo apparire oltre ai classici tasti di spegnimento e di riavvio, di nuovo un indicatore di carica di colore verde.
Queste differenze sono state implementate con un aggiornamento software, che tutti i Galaxy Note 7 stanno ricevendo in queste ore. Sia i vecchi dispositivi che i nuovi, si vedranno recapitare un aggiornamento di Android rilasciato appositamente per apportare questi cambiamenti. Oltretutto l’utente viene avvisato, nel caso in cui il colore dell’indicatore della batteria non dovesse cambiare, di rivolgersi all’assistenza di Samsung per aderire alla campagna di richiamo.
Sembra dunque che la situazione sia in via di risoluzione, almeno negli Stati Uniti. In Italia, dove il Galaxy Note 7 è stato ritirato poco prima del lancio, ancora nessuna comunicazione ufficiale da Samsung; tuttavia alcuni utenti ci hanno segnalato l’arrivo di una mail da parte del colosso coreano che li avvisava che quello che tutti ormai chiamano Galaxy Note 7s, sarebbe stato presto disponibile nei negozi.