Taglio laser: lavorazione e caratteristiche

Il taglio laser è una tecnica che permette di tagliare la lamiera attraverso un fascio prodotto da una radiazione: la superficie viene scaldata e poi portata a fusione nel giro di poco tempo. La formazione del solco di taglio avviene perché, in simultanea, da un ugello che è situato al di sotto della lente di focalizzazione esce un flusso di gas, per effetto del quale si produce una spinta fluidodinamica così forte da allontanare la lamiera. A quel punto la lavorazione può procedere nel percorso di taglio. Il taglio a fibra, in particolare, si fa apprezzare per i costi di lavorazione contenuti e per la velocità che lo caratterizza. Una volta finita, la lamiera può essere personalizzata.

Come sono fatte le macchine per il taglio laser

Le macchine taglio laser comprendono un oscillatore – chiamato anche testa di taglio – e un braccio robotizzato o un sistema di assi su cui la testa viene montata; è presente, inoltre, una struttura schermata che serve a impedire che il raggio di taglio provochi incidenti sfuggendo al controllo degli addetti. La struttura di sostegno della lamiera cambia in base al pezzo che deve essere lavorato; lo stesso dicasi per i serraggi. A seconda dei casi, si può avere a che fare con macchine complesse dotate di pinze di clampaggio o con strutture che presentano piani di lavorazione più semplici. È possibile usare le macchine per il taglio laser singolarmente o, in alternativa, in linee che presuppongono varie lavorazioni: per esempio la piegatura, la punzonatura, l’imbutitura, la tranciatura e la pannellatura.

Come funziona il taglio laser 2D

Si ricorre al taglio laser 2D per ottenere delle sagome precise dai fogli di lamiera piena. A questo scopo si usano macchinari che funzionano su 2+1 assi. I semilavorati di partenza sono semplici: si tratta di fogli di lamiera di spessori differenti. Vale la pena di notare, inoltre, che le macchine per il taglio 2D presentano sistemi, fra i quali il caricamento automatico, grazie a cui è possibile aumentare la produttività.

Quali sono le tecniche di taglio laser

Sono diverse le tecniche di taglio laser a disposizione. Il taglio con gas inerte si basa sull’utilizzo di elio, di argon o di azoto: gas inerti che vengono impiegati per separare il materiale dal solco che viene creato. Grazie a tale tecnica si può ottenere un taglio di qualità elevata e caratterizzato da una striatura laterale ridotta. Nel caso del taglio assistito ossigeno, invece, non si usa un gas inerte; esso reagisce con il materiale della lamiera, e il risultato di questa reazione è ossido di metallo. Si tratta di un processo che produce energia supplementare oltre a quella del fascio laser, il che permette di incrementare la velocità di lavorazione e di fusione del materiale. Infine, occorre ricordare che il laser è consigliato anche per il taglio dei tubi e la loro lavorazione. In tale situazione è fondamentale il sistema di serraggio del materiale che deve essere lavorato. Inoltre è opportuno prendere in considerazione le potenze utilizzate, affinché la struttura del tubo non rischi di essere danneggiata.

Le peculiarità del taglio a fibra

Il taglio con laser a fibra è ideale per il rame, per l’ottone e per gli altri metalli non conduttori. Un laser seed produce il raggio, che in seguito viene amplificato attraverso delle fibre di vetro installate allo scopo e che sono alimentate con una specifica fonte di energia. Tale processo assicura molteplici benefici, a cominciare da un livello di efficienza più elevato e dalla maggiore velocità con la quale è possibile tagliare.

Perché scegliere il taglio laser

La tecnica di taglio laser offre la possibilità di ottimizzare tutto il processo di produzione che sta alla base della lavorazione del tubo. Questo può essere tagliato in una fase sola e poi lavorato, in modo che possano essere realizzati i profili complessi e i fori. I benefici sono molteplici, perché i tempi di lavorazione si riducono, e così pure i costi, soprattutto se questa lavorazione viene confrontata con la punzonatura, con la fresatura e con la segatura, che rappresentano le tecniche tradizionali. Prima di procedere al taglio è fondamentale, ovviamente, studiare il progetto finale per individuare la tolleranza e lo spessore migliori.

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