A quanto pare le chiamate indesiderate (spam calls) sono un problema anche oltre oceano, non solo nel nostro paese: dopo innumerevoli segnalazioni alla FCC (la commissione che regola le comunicazioni negli USA), le varie TelCo americane si stanno adeguando, offrendo all’utente la possibilità di bloccare le fastidiose chiamate pubblicitarie. Google però gioca d’anticipo, aggiornando l’app Telefono e consentendo quindi a tutti i dispositivi Nexus aggiornati ad Android Marshmallow di bloccare le suddette chiamate.
Sarà possibile bloccare le chiamate indesiderate direttamente dall’app Telefono dei Nexus
Per poter usufruire della funzione, basterà aver abilitato l’opzione “ID Chiamante” e a quel punto uno sfondo rosso segnalerà le probabili chiamate indesiderate dandoci la possibilità di rifiutarle immediatamete. Ovviamente sarà possibile migliorare il servizio segnalando eventuali errori in entrambi i sensi: dal menu delle chiamate recenti sarà infatti possibile segnalare eventuali chiamate sfuggite alle maglie dei controlli di Google, oppure “salvare” eventuali numeri erroneamenti riconosciuti come spam. Anche se non sono stati rivelati dettagli sul funzionamento di questo sistema, è molto probabile che dietro le quinte gli ingegneri di Google abbiano attivato un database per poter distinguere le varie chiamate: infatti nella pagina di supporto dedicata all’argomento si parla della possibilità che il telefono “invii informazioni sulle chiamate a Google”.
Nel momento in cui scriviamo, l’applicazione è in fase di roll-out e quindi sarà presto disponibile per tutti i Nexus aggiornati ad Android 6.0 Marshmallow e per tutti i dispositivi AndroidOne. Inoltre con ogni probabilità, la compatibilità verrà estesa presto a tutti i dispositivi che montano una versione stock di Android (come, ad esempio, la famiglia dei MotoG).
L’iniziativa di Google non è una novità, già nel recente passato Samsung ci aveva provato inserendo una funzionalità simile negli S7. Purtroppo il blocco viene aggirato facilmente dagli spammers, grazie anche alla tecnica dello spoofing (che consistere in sostanza nel falsificare il proprio ID chiamante). Aspettando che le autorità (anche nostrane) mettano ordine in un sistema in cui spesso le regole vengono ignorate, ci auguriamo che l’opzione messa a disposizione da Google riesca a garantirci un po’ di pace dalle chiamate fastidiose.